Lecce – Como è stata vista da un totale di 28.181 spettatori, la seconda più vista dopo quella con l’Atalanta del 19 agosto 2024. E lo spettacolo offerto in campo non è stato all’altezza di questi numeri record. Non è difficile intuire l’enorme delusione e la contestazione con cori al presidente e striscioni per Pantaleo Corvino, cui ormai da settimane i tifosi chiedono di andare via. Cori anche per Giampaolo, che era stato critico sugli ultrà, specificando che senza di loro non si va da nessuna parte: “Giampaolo guarda che curva”. Fino ad arrivare poi all’esultanza sul terzo gol dei comaschi, messo a segno da Goldaniga. A quel punto i cori contro Sticchi Damiani e Corvino si sono fatti molto più insistenti: i tifosi chiedono le teste di Corvino e di Giampaolo. Disordini anche in tribuna centrale: si sono verificati insulti anche tra il pubblico e alcuni giornalisti che hanno risposto alle provocazioni.
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Fabregas: “Salvezza metitata dopo aver mangiato molta merda”
Raggiante Fabregas, che analizza la stagione in crescendo del suo Como, tra mille perplessità e rigraziando chi ha avuto pazienza con lui: “Un valore scomparso ormai dal calcio. Abbiamo mangiato molta merda quest’anno e il 3 a 0 di Goldaniga rappresenta proprio quel tipo di giocatore che arriva in crescendo dopo due partite senza subire gol”.
Il tecnico elogia l’esistenza di un progetto di qualità a Como e la volontà di restare anche il prossimo anno. “Mi sento il responsabile del progetto calcistico e vedo cambiare la cultura e ho deciso di puntare sui giovani”.
Parole di elogio per il Lecce: “Ho seguito molto la sua stagione perché eravamo sempre in lotta. Giampaolo è un allenatore diverso dagli altri perché ci mette una filosofia di più. È un grande allenatore e gli auguro di salvarsi”.
Giampaolo: “Mi assumo la responsabilità della sconfitta, ma resto a lottare”
Molto complessa da rendere la situazione di Giampaolo: “L’analisi fatela voi, io mi prendo la responsabilità per la sconfitta e per la delusione dei tifosi presenti e a casa. Non faccio un passo indietro, sono qui a lottare, ma non posso rispondere oggi ad altre domande”.
Non è difficile ascoltare le voci di corridoio che danno per possibile un ritorno di Gotti.
Ramadani: “Ci metto la faccia”
Una delle sorprese nell’11 titolare era Ramadani, dal quale oggi forse Giampaolo si aspettava quel quid di carattere e qualità in più che non sono arrivate.
“Non è facile arrivare qui a metterci la faccia. Ora dobbiamo assolutamente confermare la cattiveria e fare tutti di più, io per primo, se vogliamo fare la storia”.