
Lecce non è solo barocca. Lo ripetiamo ogni giorno noi operatori del settore turistico-culturale ai tanti visitatori che vengono a scoprire la storia del capoluogo salentino. Ma allora come mai proprio la Lecce romana non è per niente valorizzata? O meglio, sembra quasi dimenticata?
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La Lecce romana non sembra una priorità

Un anfiteatro chiuso per lavori di mitigazione del rischio idrogeologico con rifacimento del basolato della strada e un teatro con un cantiere in stato di abbandono. Negli ultimi mesi si è scritto tanto proprio sul monumento più grande e più visibile, l’anfiteatro.
Le condizioni del teatro romano

È stata forse riservata troppo poca attenzione al monumento più piccolo e meno visibile, se non da chi conosce bene il centro storico. Da più di un anno il teatro romano di Lecce ospita quello che è o dovrebbe essere un cantiere per il progetto di restauro.
I numeri del restauro
Il committente è il Segretariato Regionale del MIC della Puglia, l’impresa affidataria è D’Alessandro Restauri S.r.l. Sul cartellone dei lavori – ormai vandalizzato – che si trova proprio all’ingresso del monumento, si legge come “data prevista inizio lavori” il 10 novembre 2023, mentre come “data prevista ultimazione lavori” il 10 novembre 2024.
Una situazione indecorosa
A marzo 2025, però, ancora non ci sono tracce di progressi e dallo spettacolo attuale sembra tutto sospeso. La situazione è diventata ormai impresentabile e tantissime guide turistiche evitano di passarci vicino a causa dell’odore cattivo e della vista a dir poco indecorosa.
Come indecoroso è il fatto che proprio di fianco al teatro romano vi sia uno dei pochi bagni pubblici del centro storico leccese. E a dire il vero, nemmeno lo stato del bagno brilla, come documentano le foto. Ulteriore dimostrazione di come questo sia un luogo centrale e importante per la valorizzazione di una città che voglia accogliere al meglio i suoi turisti.
E invece allo stato attuale si vedono solo attrezzature per il restauro abbandonate e arrugginite, cartacce e piatti di plastica buttati per terra. Mentre le erbacce crescono in maniera selvaggia tra le gradinate e le transenne dimenticate.
Preoccupazione per il futuro del teatro romano
Il teatro è visibile solo attraverso una piccola apertura in corrispondenza del cancello di accesso chiuso con un lucchetto. Tutto il resto della cancellata è sbarrato dai pannelli che ne bloccano la vista. E gli sparuti turisti che ci capitano per caso o perché ne hanno letto le informazioni su una guida, sbirciano tra le sbarre e vanno via, meravigliati.
Ricordiamo che è anche presente il Museo del Teatro Romano, che si affaccia proprio sulla cavea, cioè la parte che era destinata ad accogliere gli spettatori con i posti a sedere.
Quale valorizzazione?
Si stanno spendendo tante parole sul tema della valorizzazione della Lecce romana – la Lupiae che fu – puntando tutto sull’anfiteatro e proponendone addirittura una candidatura Unesco. Ma forse sarebbe il caso di iniziare a valorizzare veramente quello che è già visibile, almeno rendendo dignitosa la vista del teatro romano in attesa del termine (o inizio?) dei lavori.
Altro tasto dolente, che meriterebbe una riflessione, è quello della risistemazione di piazzetta Castromediano, le cui strutture in ferro sono ormai usate solo come scivoli dai ragazzini.



