Giampaolo verso Lecce-Roma: “Soffriremo fino alla fine, ma dando tutto. La squadra è viva”

“Non siamo morti. Dobbiamo giocare ogni partita come se fosse l’ultima”. Se il direttore tecnico Pantaleo Corvino evoca la “paura” di fronte alle restanti nove giornate di campionato, decisive per la conquista della terza salvezza consecutiva in serie A (un messaggio, quello del direttore, rivolto anche al mister?), il tecnico Marco Giampaolo non ne fa cenno e, con più grinta del solito, va detto, esorta squadra e ambiente a “tirare fuori tutto”.
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Il momento delle due avversarie

Lo fa in occasione della conferenza stampa alla vigilia di un Lecce-Roma (sabato sera 29 marzo alle 20.45) che arriva in un momento diametralmente opposto per le due squadre. Da una parte un Lecce se non in caduta libera, quantomeno in grosse difficoltà, e reduce da zero punti in quattro partite.

Dall’altra i giallorossi capitolini in grande spolvero e che nel 2025 hanno raccolto il bottino più sostanzioso di punti in confronto a tutte le altre squadre del campionato.

“Si soffrirà fino all’ultimo”

Un altro match senza speranze e destinato dunque a finire come tutti gli altri scontri del Lecce con le compagini di alta classifica (tranne la Juve)? Giampaolo esorcizza questa prospettiva: “Siamo consapevoli e tutti devono essere consapevoli che qui si soffrirà fino all’ultimo e la squadra deve dare tutto in ogni partita, non bisogna fare alcun calcolo. Domani dovremo mettercela tutta e se poi al 95′ non sarà andata bene il pubblico è libero di fischiare”.

Il nodo Gaspar

Il tecnico auspica poi che i rientranti dalle nazionali “resettino” completamente il mood in cui erano entrati lontano da Lecce e si chiude a riccio su qualsiasi indicazione di formazione, se non una battuta su Gaspar (“giocando due partite intere con la nazionale ha fatto il warm-up”), una su Rebic (“non che in passato si sia allenato male, ma negli ultimo 15 giorni l’ho visto veramente benissimo”) e ribadendo che dei cinque esterni a disposizione (Morente, Pierotti, N’Dri, Karlsson e Banda) quattro giocheranno, ma senza specificare chi dall’inizio e chi a partita in corso.

Roma con il coltello tra i denti

E se il tecnico romanista Ranieri dice di temere il Lecce per i punti fatti al rientro dalle soste (ben 5, ndr), Giampaolo ne legge le intenzioni: “Ranieri vuole tenere alta l’attenzione dei suoi, visto che arrivano da 10 vittorie e tre pareggi nelle ultime 13, e pertanto teme un calo di concentrazione, soprattutto dopo la pausa. E’ un fuoriclasse sia in panchina che nella comunicazione”.

L’equivoco sul “dogma” del modulo

L’allenatore leccese rompe poi il dogma del 4-3-3 sostenendo che fra uso del mediano tattico e della mezzala in realtà “non abbiamo giocato mai col 4-3-3 e ripeto, mai”, ma dimenticando che, al di là dei sofismi tecnici, per il tifoso medio il 4-3-3 giallorosso è rappresentato semplicemente dal fatto che non ci siano due punte pure contemporaneamente in campo, come ai tempi di Krstovic e Piccoli.

La trappola del maltempo

Ultimo elemento che potrebbe incidere sul match con la Roma, il maltempo, che di solito (o forse solo sulla carta) dovrebbe favorire la squadra meno tecnica, ma Giampaolo abbatte anche questa ‘credenza’: “Ad Ascoli contro il Milan giocai con giocatori leggeri perchè quelli avevo e diluviava, pareggiammo 1-1. Non credo a queste narrazioni del passato, il calcio è cambiato”.

L’analisi del momento dei giallorossi nella puntata 66 di Nu pocu e nu pocu