Puntata n. 68 di Nu pocu e nu pocu: Iurlano racconta Iurlano

Valter Iurlano racconta Franco Iurlano : alla puntata 68 di Nu pocu e nu pocu le contestazioni e i ritiri punitivi del Lecce del presidente Iurlano.
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Ai suoi tempi, il presidentissimo Franco Iurlano concedeva giorni di riposo dopo una sconfitta o una brutta prestazione del Lecce? “Lo zio diceva : Crai, tutti a zappare nelle campagne di via Merine, altro che riposo!”.

Una puntata spumeggiante


Valter Iurlano racconta questo e tanti altri aneddoti nel corso della puntata numero 68 del podcast Nu pocu e nu pocu, in una serata decisamente spumeggiante, col nipote dell’indimenticato presidente del Lecce, accompagnatore di quella squadra e tuttora grandissimo tifoso giallorosso.

Nel corso della puntata sono stati passati in rassegna tantissimi argomenti e aneddoti, che meriterebbero sicuramente un maggiore approfondimento, ma Valter ci ha aiutato ad analizzare il rapporto della Società con la squadra e la tifoseria nei momenti difficili e di contestazione.

“La contestazione fa parte del gioco”

E già, poiché come ci ha raccontato Iurlano, la contestazione fa parte del gioco e bisogna conviverci. Ai tempi dello zio presidente, il geometra Iurlano non rispondeva in diretta ai tifosi più agitati, ma comunque trovava il modo di affrontarli nei giorni successivi, proprio per la necessità di trovare i punti d’incontro e remare tutti dalla stessa parte: senza l’aiuto dei tifosi, è difficile – oggi come allora – andare avanti.
Tante le analogie con l’attualità effettivamente… E comunque, tanti gli aneddoti divertenti, per i quali ci vorrebbe una rubrica a parte.

Il merlo Pippi

Uno su tutti in chiusura: il famoso merlo Pippi, addestrato dal cognato del presidente (Pippi, per l’appunto), di cui ci aveva già raccontato la professoressa Giuliana Iurlano, figlia del compianto, durante l’ultima puntata della scorsa stagione.


“Francu, Francu…ha’ persu ‘ntorna?” Questo era il saluto festoso che l’animale parlante riservava al presidente di ritorno da partite e riunioni con staff e squadra, magari a notte fonda. Decisamente addestrato a dovere.