Paolo Baldieri a Nu pocu e nu pocu 65: ironia e divertimento nel calcio degli anni’90

Ospite della puntata 65 del nostro podcast Nu pocu e nu pocu, Paolo Baldieri, oggi noto come gelatiere e imprenditore, ci ha raccontato con grande ironia alcuni momenti della fine dell’era Iurlano, col passaggio di consegne ai Semeraro.
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Intanto l’arrivo a Lecce in serie B nell’estate del ’91, con la società che lo aveva voluto fortemente per allestire lo squadrone per ritornare subito in serie A, dopo la retrocessione dell’anno procedente, impensabile fino a metà stagione, laddove il Lecce di Zibì Boniek sembrava potesse essere addirittura la rivelazione del campionato.

La puntata 65 di Nu pocu e nu pocu con Paolo Baldieri

Il Nostro, dopo essersi accertato sulla cartina geografica della distanza con la sua Roma (“È un bel viaggio in macchina!”), fu accolto dall’allora DS (l’ indimenticato e compianto Mimmo Cataldo) con un bene augurante : “Cosi hai finito di segnarci contro!”.

Sì, perché Baldieri era un attaccante esterno, seconda punta, non il classico bomber, ma contro il Lecce si era tolto qualche soddisfazione in zona gol nelle sfide precedenti, soprattutto quando indossava la maglia del Pisa.

Così, sceso a Lecce in una squadra allestita per tornare subito in serie A con Bigon scudettato due anni prima come allenatore, il campione del Mondo Pasculli, il vice campione d’Europa Aleinikov, i baby terribili Moriero e Conte, tra gli altri…”Ci salviamo dalla C all’ultima giornata, inguaiando il Cosenza che cercava la serie A, grazie ad un gol di Gimmy Maini, servito dal sottoscritto”.

L’epopea del Lecce di Baldieri

La promozione arriverà inaspettata nella stagione successiva, con Bolchi in panchina, Rizzolo in attacco (per tutti Rizzo – gol) e Ceramicola difensore bomber ed il Presidente Franco Iurlano che piangeva in tribuna il giorno della promozione :”Nu tegnu li sordi per la serie A!”.

Quanti aneddoti: dalla festa promozione di quell’anno e gli scherzi a Mimmo Cataldo, con la complicità delle mogli dei calciatori, alle scommesse con i compagni in ritiro per fare cose strane e “folli”. Tipo Rosario Biondo che sale su un albero per non perdere una scommessa, allo stesso Baldieri fermato più volte in maniera brusca in macchina dalle autorità: “Avevo la barba e i baffi, guidavo una Golf nera truccatissima. Dicevo sempre: calmi, sono un giocatore del Lecce!”.

Insomma, tutto a dimostrare la genuinità e la spontaneità tra i calciatori ed i tifosi e la Società stessa, tutte cose oggi impensabili con la professionalizzazione del mondo calcio.

Ma anche un epilogo triste, con la retrocessione in C, il mancato rinnovo del contratto e l’addio alla città, almeno come calciatore: ” Croce sopra, da qui nun ce passo più…”, queste le parole di Baldieri…salvo poi : “…Quindici giorni dopo ero di nuovo qua, in vacanza a Torre dell’Orso!”.

Insomma, un romano e romanista innamorato del Salento che dopo aver smesso di giocare, ha deciso di stabilirsi proprio qui.

E non è finita…ok il Bar sotto i portici in piazza Mazzini, ma una nuova sfida imprenditoriale attende il nostro Paolo Baldieri…in bocca al lupo e to be continued!