La Nord contesta squadra, Corvino e invita il presidente a “guardare che partita”. Lui battibecca coi tifosi e parla di critiche immeritate con toni accesissimi. Giampaolo sbatte i pugni.
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La contestazione della Nord
È un clima infuocato quello del dopo partita di Lecce-Venezia, una partita che bisognava vincere ma che invece si pareggia portando a una situazione ancor più complicata nel rush finale del campionato. La Nord contesta pesantemente soprattutto Corvino (“vattene da Lecce” il coro più gettonato) ma invita anche il presidente Sticchi Damiani a “guardare che partita!”.
La rabbia di Sticchi Damiani
E proprio il patron giallorosso a pochi passi dalla sala stampa, battibeccando con un tifoso “contesta la contestazione” e lo fa aspramente, lamentando il fatto che si contesti così fortemente nonostante siamo ancora sopra la terzultima di tre punti e per la “sfortuna” di essersi fatto un autogol a inizio ripresa. Sticchi Damiani (non presente in conferenza) ‘a caldo’ è letteralmente furioso e spara a zero sugli atteggiamenti di fine partita sugli spalti e lasciando presagire un clima rovente per i prossimi giorni.
Di Fra e i rimpianti dell’andata
In sala stampa invece Di Francesco allenatore del Venezia rimugina ancora sulla sconfitta dell’andata: “Una partita dominata in lungo e in largo che dovevamo vincere senza alcuna ombra di dubbio. Ora ci sarebbe una situazione ben diversa”. Una vittoria quella del Lecce che, va ricordato, pone i giallorossi in una posizione di vantaggio in un’eventuale classifica avulsa finale.
Giampaolo elogia i suoi
Giampaolo parla di grande partita del Lecce dopo l’inizio di ripresa molto sofferto. “Partita giocata con i giusti criteri di squadra, poi lo svantaggio immeritato ma una grande reazione e un grande carattere. Rimane il punto e ce lo teniamo ma abbiamo giocato per vincere contro una squadra che ha recentemente fermato diverse grandi della serie A”. Un’occasione persa ma anche “una partita che devi vincere ma non puoi mai perdere” incalza Giampaolo elogiando l’ingresso di N’Dri, Berisha e pure Pierret.
Il mister batte i pugni
Sulla contestazione il mister è in linea col presidente: “Ognuno è libero di fare quello che vuole ma la contestazione non è meritata. La squadra ha dato tutto, ha dato il massimo”. E a fine conferenza Giampaolo va su tutte le furie sbattendo per ben due volte i pugni sul tavolo della conferenza stampa: “Noi sappiamo dove siamo, la squadra sa dove siamo, la società sa dove siamo, i tifosi devono sapere chi siamo. Il Lecce non si può salvare senza il suo pubblico, bisogna sostenere fino alla 38esima, se poi va male ci può anche mandare a fanculo!”
Berisha: “Poca cattiveria”
Per il Lecce parla anche Berisha raccontando la delusione nello spogliatoio e ammettendo cosa è mancato per essere più incisivi: inserimenti dei centrocampisti e maggiore cattiveria in attacco.