
Il Verona è a un passo dell’obiettivo salvezza e domani avrà il pieno sostegno del pubblico, in occasione del quarantennale dello storico scudetto. Ma i dati parlano anche della peggior difesa del campionato. Dal canto suo un Lecce più unito che mai dovrà tentare l’impresa corsara con il peggiore attacco del campionato, ma con il sostegno dei suoi tifosi, che si faranno sentire nonostante i divieti, e alcuni dubbi tattici.
“L’obiettivo è segnare e dovremo farlo riempiendo l’area avversaria, cercando il più possibile di tenere palla e fare un passaggio in più che ci consenta questo atteggiamento tattico. Abbiamo lavorato molto su questo in settimana. Diversamente, con un passaggio in meno, dovremo sforzarci di tentare la fortuna con inserimenti e iniziative dei singoli”.
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Le condizioni di Krstovic
L’unico bomber della squadra aveva sofferto di un lieve problema agli adduttori nel corso del match con il Napoli, soffrendo poi di un sovraccarico funzionale per il quale ha svolto allenamento differenziato, rientrando poi a regime soltanto venerdì.
Possibile per questo un impiego dal primo minuto di Rebic. “Ante sta bene, non si è aggregato al gruppo l’altra volta perché tornando a casa ha avuto un peggioramento dello stato influenzale”.
Il nodo a centrocampo
“Senza qualità non si va da nessuna parte” ci aveva risposto il mister nel post gara con i partenopei, e l’idea di un centrocampo esclusivamente quantitativo sembra essere accantonata, in favore di un rientro di Helgason dal primo minuto.
Per quanto riguarda, invece, il minutaggio di Berisha, la risposta del mister è meno possibilista: “Il punto è l’equilibrio, non possiamo schierare tre centrali di estrema qualità (dove presumiamo che il terzo, più sicuro della maglia da titolare, debba essere Pierret -ndr)”.
Le gerarchie sugli esterni d’attacco
Anche qui qualche piccolo dubbio: la titolarità di Pierotti è così granitica? “N’Dri è sicuramente continuo, bisogna valutarne l’affidabilità”.
Non troppe situazioni chiara dall’altro lato. Karlsson sembra non convincere per il suo approccio alle gare, Sansone “è qui per dare una mano anche a livello di esperienza”, Morente “con me ha acquisito continuità” e invero a noi pare il più in palla. Singolare la posizione del mister su Banda: “Quando sono arrivato gli ho detto che mi ricorda Vinicius, ma Lameck non può garantirmi continuità e forma atletica al momento”.
In cerca della qualità vera o presunta, domenica il Lecce sarà artefice del suo destino.