In questi anni di serie A, la Società giallorossa ha dato vita a una serie di scommesse anche azzardate, da Mister Baroni – mai salvo in A fino a quel momento – a tutta una serie di calciatori assolutamente inediti nella massima categoria, poi rivelatisi azzeccati e vincenti – vedi Baschirotto – fino all’ultimo mister, Marco Giampaolo, che aveva il record di esoneri nella massima categoria. Scommesse poi puntualmente vinte, magari con un eccessivo batticuore, vedasi l’ultima storica terza salvezza consecutiva.
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Eusebio Di Francesco, scommessa totale
Orbene: avrebbe mai potuto cambiare rotta una nave che con quella direzione ha comunque trovato la via del Porto Sicuro? Evidentemente no. Quindi, perché cercare un comandante che, nelle dovute proporzioni, è come Antonio Conte per chi cerca lo scudetto, leggasi Davide Nicola, con le sue innumerevoli salvezze con squadre diverse ed in situazioni tra le più disparate? Non sarebbe stato da Lecce.
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Vogliamo rischiare? Allora chiamiamo un allenatore che 5-6 anni fa probabilmente non sarebbe mai andato ad allenare una squadra che lotta per non retrocedere, uno che, dopo aver già fallito a Lecce nel 2011-12 all’esordio in serie A – sostituito da Serse Cosmi – aveva intrapreso una carriera di alto livello, portando addirittura in Europa una neopromossa come il Sassuolo, che lui stesso aveva fatto arrivare in serie A, e soprattutto tentando per tanto così l’impresa di una finale di Champions League non con il Real Madrid (dove è quasi un minimo sindacale), ma con la Roma, che nel suo palmares vantava solo un’altra finale dell’allora Coppa dei Campioni, con uno squadrone ed un allenatore guru/totem, come il Barone Liedholm. Ebbene, di quell’allenatore brillante, innovativo e “giochista”, negli ultimi 5 anni si sono perse le tracce.
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Un legittimo dubbio

E se ne sono perse le tracce non tanto perché Di Francesco abbia perso quelle capacità, anzi. Lasciando perdere gli esoneri con Sampdoria, Cagliari e Verona, ma guardando alle due ultime retrocessioni con Frosinone e Venezia, il Nostro sembra essere entrato in un loop negativo da cui non riesce a uscire. Squadre che giocano bene (spesso col 4-3-3), meritando applausi e complimenti, ma che al momento di usare la “clava” e non il “fioretto”, smarriscono l’attrezzo adatto e finiscono per gettare all’aria mesi di ottimo lavoro.
A Frosinone sarebbe bastato un pari all’ultima giornata, a Venezia non cedere l’unico bomber in rosa… ma tant’è. Ciò che è fatto è fatto. La domanda a questo punto è: riuscirà il Lecce a invertire la tendenza e far trovare la salvezza a Eusebio Di Francesco, vincendo l’ennesima scommessa?
Cominciamo con gli scongiuri e… sempre Forza Lecce!
L’analisi della situazione di Andrea Aufieri
Eusebio Di Francesco nuovo allenatore del Lecce: la cronaca di queste giornate, il commento e l’analisi tecnica di Andrea Aufieri, direttore di CurioCity Lecce: