“L’orecchietta batte fiorentina e tartufo”. La suggerisce il Direttore generale di Puglia Promozione, Luca Scandale, la battuta per la presentazione dei dati 2025 – primi 8 mesi – del turismo in Puglia. Siamo alla Fiera di Rimini, al TTG Travel Experience. Luogo prescelto da Regione Puglia e appunto Promozione Puglia, per brindare alla crescita, notevole, di arrivi e presenze nella nostra regione. Non solo per i primi 8 mesi del ’25 rispetto al ’24, ma anche nel confronto con gli anni precedenti, fino al 2015.

Aumentano arrivi e presenze. Salento +11%
Vanno in archivio dunque i nefasti presagi di luglio e agosto sul presunto flop del Salento per l’estate del 2025. Perché i dati dicono altro sia per la provincia di Lecce che per tutta la regione. 4,8 milioni di arrivi in Puglia tra gennaio e agosto. 17,8 di presenze (notti in strutture ricettive), per un risultato, in termini percentuali, del +12% arrivi e +10% presenze rispetto al corrispondente periodo del 2024. Con risultati intorno al +20% per Bari, Bat e Taranto e più contenuti (tra il +5 e il +10%) per le altre province. Nel Leccese si registra un +11,1% di arrivi e +9,9% di presenze.
In dieci anni stranieri più del doppio. Traina l’enogastronomia

Crescite trainate senz’altro dal boom del turismo straniero, con un dato straordinario: +20% nel 25 rispetto al 24 e +110% rispetto a dieci anni fa (dal 21,3% del totale nel 2015 al 43,2 attuale), con Germania e Francia in testa e a seguire Polonia, Stati Uniti, Regno Unito e poi tutte le altre nazionalità.
I migliori turisti italiani per la Puglia invece sono proprio i pugliesi, la classifica misurata sulle notti in strutture ricettive vede infatti la Puglia e a seguire Campania, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e poi le altre.
E con questi numeri si cresce anche nella classifica nazionale delle regioni più attraenti: se nel 2015 la Puglia era 12esima come presenze turistiche, ora è ottava e addirittura prima nella classifica della percezione culinaria per i turisti stranieri, davanti a mostri sacri dell’enogastronomia come Toscana e Piemonte (da qui la battuta di Scandale).
I prodotti più amati dagli stranieri? L’orecchietta la regina assoluta, poi a seguire olio, taralli, vino, focaccia e pasticciotto.
Economia e ambiente

Tornando alle statistiche si registra una crescita maggiore per le strutture extra alberghiere rispetto agli hotel, più arrivi lungo le località costiere rispetto all’entroterra mentre per ciò che concerne l’economia il turismo porta alla Puglia 12,57 miliardi di euro, il 14,8% del pil facendo lavorare l’11,1% degli occupati pugliesi. Sui prezzi dei soggiorni la nostra regione si piazza a metà classifica con una media di 137€ notte/camera (Bolzano la più cara 310€, Molise in fondo con 98€). Sul fronte ambientale (rifiuti, consumi idrici ecc.) l’impatto è inferiore per le città più grandi e strutturate come i capoluoghi, mentre a soffrire di più ci sono quelle più piccole e principalmente interessate da turismo di mare, con Gallipoli in testa.
Lontani dall’overtourism. Lo Palco: “Grazie ai pugliesi”

Ma c’è rischio di “overtourism” in Puglia? “Non c’è un tale rischio attualmente – precisa Mara Maggiore di Promozione Puglia – si può avere questa sensazione in alcuni periodi ma siamo lontani da un fenomeno stabile e reale. Per evitare rischi bisogna comunque proseguire sulla strada della diversificazione e della destagionalizzazione”. E se Scandale invita a “volere bene alla Puglia” e a non caricare di pessimismo le impressioni sull’andamento del turismo come accaduto ad agosto, l’assessore regionale Lo Palco si rivolge direttamente ai pugliesi: “Dobbiamo mettere la comunità al centro del turismo del futuro, crescere attraverso la crescita delle comunità locali. Il turismo è anche pace e la Puglia è terra di accoglienza, il mio più grande grazie va ai pugliesi”.
