Torna a fare punti il Lecce, ma il pareggio sa di occasione mancata.
Mantiene la porta inviolata dopo 6 partite, ritrova i punti dopo due sconfitte, ma lo 0-0 contro il Genoa per il Lecce sa più di rimpianto che di altro, non solo per la concomitante vittoria del Cagliari a Monza, che pone i sardi a pari punti con il Lecce al terz’ultimo posto.
Infatti, se il dato del possesso palla è appannaggio dei salentini, non può sfuggire che quella di oggi è la seconda partita consecutiva della gestione Giampaolo senza reti. Ed i gol di tutto il girone di andata sono stati appena 11. E senza gol non si vince, cosa che nell’era dei tre punti per vittoria è assai grave.
Ciò che preoccupa non è certo l’atteggiamento o la voglia, punti sui quali Giampaolo ha avuto le necessarie risposte dopo la brutta sconfitta di Como.
Il Lecce di oggi avrebbe probabilmente meritato la vittoria più dei grifoni, giunti al Via del Mare coi favori del pronostico, dopo gli ottimi risultati delle ultime sei partite (9 punti), al di là del conto dei legni (uno per Krstovic e due nella stessa azione per il Genoa, prima con Thorsby e poi con Pinamonti sulla respinta).
Gli uomini di Giampaolo hanno dato sempre l’impressione di crederci e di volere di più la vittoria (10-3 il conto dei tiri a favore del Lecce), tuttavia sono sempre mancati al momento della qualità, dell’ultimo passaggio, di essere concreti, insomma.
Il mercato potrà dare una grossa mano al Lecce (oggi ha esordito Karlsson), ma sarà dura e sarà necessario non mollare di un centimetro.
Ecco perchè le partite come quelle di oggi, andrebbero vinte. Punto!