La rabbia di Corvino: “Basta critiche, la squadra c’è. Karlsson un gran giocatore”

Di Fabio Zollino


Altro che “nessun dogma”, come abbiamo spesso scherzato, più o meno, nel podcast “Nu pocu e nu pocu”. Il dogma c’è ed è ben saldo nel presente e nel futuro dei giallorossi: “Il modulo del Lecce è il 4-3-3, coi due esterni d’attacco e la punta centrale”. Lo ribadisce ancora una volta, se non si fosse capito, il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino.

Un Corvino sul piede di guerra

L’occasione è quella della presentazione del nuovo elemento a disposizione di mister Giampaolo, Jesper Karlsson, giunto dal Bologna con la formula del prestito secco e che ha già esordito per una manciata di minuti nella sfida col Genoa.
Un Corvino che, al contrario del “low profile” esibito nella conferenza pre-natalizia, si presenta ai microfoni agguerrito, ma potremmo azzardare “adirato” nei confronti delle esternazioni dei tifosi sul web, ma anche nella vita reale: “Mi fermano per strada e mi dicono che serve un attaccante. Di punte centrali ne abbiamo tre – ribadisce il direttore -, Kristovic, Rebic e Burnete, cosa dovrei fare, ammesso che fosse possibile? Vendere Kristovic e prendere un attaccante da quanto? Da 10? Da 15 milioni? Non si può chiedere l’impossibile, serve realismo”.

Agguerrito, dunque, ma anche personalmente e a nome della società arrabbiato: “Non possono arrivare sempre critiche, abbiamo fatto un grandissimo lavoro in questi anni e anche noi abbiamo bisogno di motivazioni”. Altrimenti il giocattolo si rompe, lascia intendere Corvino.

Karlsson arrivato per sostituire Banda

Si riparte da Karlsson, dunque, del quale il direttore tesse lodi a piene mani: “Un giocatore che arriva per sostituire il lungodegente Banda – spiega il direttore – e che ha dimostrato tutto il suo valore nel suo ex campionato di appartenenza e nella nazionale svedese. Nel Bologna ha avuto problemi di vario tipo l’anno scorso e quest’anno ma siamo convinti che qui a Lecce tornerà ai suoi livelli con costanza”.

Le parole di Karlsson

Karlsson arriva dunque per completare il reparto offensivo con Morente, Pierotti, Dorgu, Kristovic, Rebic e Burnete (aspettando Banda e messe in conto le partenze già a gennaio di Oudin e Sansone). “A Bologna sono stato a lungo infortunato – ricorda lo svedese classe 98 – mentre quest’anno c’è troppa concorrenza sulla fascia. Venire a Lecce la scelta migliore, certo, è stato tutto velocissimo, l’arrivo, subito allenamenti e poi partita ma ora sono riposato e pronto a ripartire. Già da Empoli e Cagliari serve tornare al gol e portare a casa vittorie”.

La situazione a centrocampo

Capitolo attacco chiuso, Pantaleo Corvino definisce anche le situazioni per il centrocampo. “Abbiamo ben 8 elementi e la concorrenza è sana. Ramadani fa saldamente parte della rosa e crediamo anche in Marchwinski”.

Il reparto difensivo

Per la difesa, sulla scorta dell’ottima prestazione di Guilbert col Genoa: “Arriveranno un centrale e un esterno – conferma il direttore – ma non abbiamo problemi di titolari, considerando che l’infortunio di Gaspar è meno grave del previsto”. L’angolano ha infatti tolto le stampelle, annuncia il ds Stefano Trinchera, e dovrebbe avere ancora poche settimane (un mesetto circa) di stop prima di poter rientrare.

La gestione di Giampaolo

Nonostante gli ultimi tre risultati non esaltanti (un punto in tre partite) Corvino difende la gestione Giampaolo lanciando stoccate a Luca Gotti (“continui cambi di schema”, “giocatori fuori ruolo”, “numeri pessimi come il -16 di differenza reti”).
Ribadendo che, rispetto a quel passato non tanto lontano “tutto è migliorato, a partire dall’agonismo messo in campo dai ragazzi”. Un Giampaolo rigenerante, dunque, ma che domenica a fine partita ha francamente ammesso che “giochiamo bene ma dobbiamo riempire l’area”. Riempire l’area, dunque, ma come? Un messaggio a sé stesso, ai ragazzi, alla società o al “dogma”?