Un investimento sul futuro prossimo, quello del Lecce su Danilo Veiga, come dichiara alla conferenza stampa di presentazione del giovanissimo terzino destro, il direttore sportivo, Stefano Trinchera.
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Grande la voglia di mettersi in gioco in Serie A. Per lui è un’opportunità da non perdere. Prima di accettare, ha svelato di essersi confrontato con Gaspar, arrivato nel Salento dalla sua stessa squadra portoghese, la Estrela Amadora. I due non si sono incrociati in Portogallo, ma la figura carismatica di Kialonda ha comunque avuto un peso sia nelle scelte tecniche dei giallorossi che nel consigliare positivamente i futuri nuovi arrivi. “Gaspar mi ha aiutato da subito, mi ha dato molti consigli anche per come muovermi in città”.
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Le gerarchie della squadra
Per il momento, Veiga arriva come riserva del funambolico francese Guilbert: “Sto già imparando molto da lui”. Anche il portoghese, però, sembra avere l’atteggiamento di un giocatore sicuro e costante, già ben inserito nel gruppo squadra e utilissimo al terzetto dei calciatori provenienti dal campionato portoghese.
Ecco come si descrive: “Ho caratteristiche offensive, ma so che questo è un campionato tattico e dovrà migliorarmi sotto questo aspetto. Mi distinguo per la mia rapidità e so che voglio dare il mio contributo al campionato che dovremo affrontare”.
L’entusiasmo per la Serie A
Giocare in Italia lo emoziona e lo stimola, ritenendolo uno dei migliori campionati al mondo: “Il campionato italiano è uno dei migliori al mondo. Arrivo in una stagione avviata, darò tutto il mio contributo fin da ora”.
La scelta del numero 17
Veiga ha scelto il numero 17. Spiega la sua decisione con semplicità: “Il 77 è il mio numero preferito, ma era occupato (è la maglia di Kaba, ndr). Allora ho preso il 17, che è un numero in cui mi identifico”. Il Lecce accoglie un talento giovane, veloce e determinato. La Serie A ha un nuovo protagonista pronto a lasciare il segno.
