Lecce-Monza, la conferenza di Mister Giampaolo

Alle 12.30 di domani, 15 dicembre, si terrà al Via del Mare la sfida decisiva tra i giallorossi di mister Marco Giampaolo e il Monza, diretta concorrente nella battaglia per la salvezza. Al quartier generale del Lecce non mancano le difficoltà: un elenco di infortunati che sembra non voler accorciarsi.

Banda, Gaspar, Gallo e Bonifazi sono ancora fermi ai box, lontani dal campo e dalle speranze di un recupero lampo. Nel frattempo, Marchwinski, Pierret e Pelmard si allenano regolarmente, ma l’idea di vederli titolari resta un miraggio. Le scelte sono limitate, e Giampaolo lo sa bene.

“Il Monza è una squadra costruita per giocare a calcio,” spiega il tecnico durante la conferenza stampa della vigilia. La sua analisi è precisa, chirurgica: “Avevano un finalizzatore eccellente nel gioco aereo, Djuric, ma con la sua assenza potrebbero adottare un approccio diverso. Mi aspetto giocatori con caratteristiche nuove.”

Il vero nodo è la difesa. “Abbiamo gli uomini contati, siamo a quattro e mezzo,” ammette con un sorriso amaro. La battuta su Trinchera, evocato scherzosamente come possibile rinforzo, cela una preoccupazione autentica: serve fortuna, oltre che adattamenti tattici, per evitare ulteriori defezioni in un reparto già martoriato.

Giampaolo però non è tipo da arrendersi. “Domani serve una partita di spessore, con atteggiamento positivo e contenuti,” dichiara, il tono fermo e deciso. Tra i protagonisti attesi, Berisha si guadagna un elogio particolare. “Sta bene, si allena con continuità. Sa giocare, sa contrastare e ha un pensiero verticale. Può coprire tutti i ruoli della mediana ed è una freccia in più nel nostro arco.”

Il tecnico non evita l’analisi autocritica, ripensando alla sconfitta contro la Roma. “Faccio cambi per adattare i giocatori ai loro ruoli naturali, ma non basta. Mi prendo la responsabilità delle scelte. Ora bisogna resettare tutto e ripartire.” L’obiettivo è chiaro: non c’è tempo per rimpiangere il passato.

Le domande sul modulo offensivo trovano una risposta sfumata. “Possiamo giocare con entrambi gli attaccanti, ma lo decidiamo partita per partita. Dare ora un vantaggio all’avversario non è nei nostri piani.” Anche Sansone, con le sue qualità tecniche, ha un ruolo chiave, ma con precise condizioni. “È un giocatore prettamente offensivo, deve essere liberato dai compiti difensivi per rendere al massimo.”

Poi c’è l’aspetto mentale, che per Giampaolo supera ogni altra considerazione. “La testa è tutto. Quando manca, si cercano scuse. Ecco perché dobbiamo resettare e concentrarci sulla competitività fisica e tecnica.”

Infine, un aggiornamento su Ramadani, che malgrado qualche problema alla schiena continua a lavorare senza sosta. “È un giocatore determinante,” dice l’allenatore, lasciando trasparire la sua fiducia.

Ora tutto è pronto. La squadra, il piano, la mentalità. Resta solo una cosa da fare: scendere in campo e dimostrare che la lotta per la salvezza è ancora nelle mani del Lecce.

Qui la presentazione della partita nell’ultimo episodio di Nu pocu e nu pocu, con Francisco Lima: