Lecce-Milan, Di Francesco carica i suoi: “Serve stare nella partita anche con le big, zero egoismi”

Alla vigilia della sfida contro il Milan, valida per la seconda giornata di campionato, Eusebio Di Francesco ha incontrato la stampa sottolineando l’importanza di affrontare la gara con lucidità e spirito collettivo.
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Il tecnico giallorosso ha analizzato il momento dei rossoneri, reduci dalla sconfitta contro il Genoa: “È stata una battuta d’arresto inaspettata, ma il Milan aveva dato ottimi segnali nel precampionato. Sono convinto che troveremo una squadra arrabbiata e desiderosa di riscattarsi, guidata dall’esperienza di Allegri. Ma anche il Lecce avrà la stessa fame: voglio una squadra presente, senza egoismi, capace di essere aggressiva e costruttiva per tutta la durata della gara”.

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La conferenza di Allegri

Oltre all’analisi sulla sconfitta all’esordio in casa e al calciomercato, il tecnico rossonero, Massimiliano Allegri, ha affrontato con la massima serietà l’approccio alla partita contro il Lecce, definendola “molto importante” e “molto difficile”. Descrive il Lecce come una squadra ben organizzata e veloce, che gioca in casa con grande entusiasmo. Menziona le assenze di Leao e Jashari, esclude anche l’unica punta di ruolo Jimenez, sul quale ci sono concrete sirene di mercato, ma si fida delle alternative a sua disposizione, in particolare il maestro Modric e l’arma Pulisic che si accende quando vede il giallorosso salentino. Sottolinea l’importanza di un approccio umile e corretto per affrontare la partita.
Dal canto suo, commentando le assenze rossonere, Di Francesco chiosa che Jashari non ha mai giocato e non incide sulla tattica, mentre uno spaccapartite potenziale come Leao invece è un’assenza grave, ma in un contesto di grandi campioni, per cui non c’è da gioire particolarmente.

Di Francesco sulle scelte di formazione

Di Francesco ha parlato dei nuovi arrivi Siebert, Sala e Stulic, giudicandoli già in buona condizione: “Hanno sempre giocato nei loro club, quindi sono pronti. C’è bisogno solo di un po’ di adattamento, ma qualcuno potrebbe anche partire titolare”.

Sul ruolo di Sala, il tecnico ha chiarito: “In questo momento lo vedo come mezzala in un 4-3-3. Poi con la crescita un giocatore può adattarsi anche davanti alla difesa, ma ora la sua dimensione è quella”.

Il sostegno del pubblico

Grande entusiasmo anche fuori dal campo, con il record pugliese di abbonamenti sottoscritti. “Siamo orgogliosi e sicuri che i nostri tifosi saranno il dodicesimo uomo in campo. Sta a noi trascinarli con atteggiamento e prestazioni”, ha dichiarato l’allenatore.

Le chiavi della partita

Dal punto di vista tattico, Di Francesco ha messo in guardia la squadra: “Il Milan ha una straordinaria capacità di ribaltare l’azione in pochi secondi, per la qualità e le caratteristiche fisiche dei suoi giocatori. Dovremo essere attentissimi nella fase preventiva e restare concentrati per tutti i novanta minuti”.

Sul piano offensivo, l’allenatore ha chiesto maggiore concretezza: “A Genova ci è mancata qualità negli ultimi 20 metri. Non è stata una questione di mentalità difensiva, ma di scelte negli attacchi. Abbiamo lavorato per migliorare e sono convinto che già contro il Milan si vedranno progressi”.

Nessun tabù contro le big

Interpellato sulle difficoltà del Lecce nelle passate stagioni contro le grandi squadre, Di Francesco ha respinto il peso del passato: “Con i miei ragazzi non ho mai percepito questo tipo di discorso. Pensiamo solo a crescere passo dopo passo e a mettere in campo la formazione migliore per fare male al Milan. Per attaccare bene, però, bisogna anche sapersi difendere con ordine”.

Camarda e il ritorno al passato

Il giovane bomber, Francesco Camarda, è in prestito dal Milan e non ha particolarmente brillato contro il Genoa: “Deve vivere questa gara con spensieratezza. L’errore non deve mai pesargli, indipendentemente dall’avversario. Deve giocare sereno, pensando solo a dare il meglio di sé”.

Di Francesco ha chiuso la conferenza ribadendo il concetto che accompagnerà la sua squadra domani al Via del Mare: “Stare nel presente, connessi alla partita, senza distrazioni. È questa la vera chiave”.

La clamorosa sconfitta del 2011

C’è spazio anche per una provocazione sulla clamorosa rimonta che il Lecce di Di Francesco subì nel 2011 proprio contro il Milan, passando dal 3-0 al 3-4 finale. “Questa domanda me l’aspettavo. Se è per questo con il Sassuolo mi è capitato il contrario da 0-2 a 4-2, poi proprio contro Allegri. Sono passati tanti anni da quella gara, ho avuto altri risultati. Quella però è una gara particolare con tante cose strane. Accade di tutto, Oddo che insistette per dare un angolo al Milan, dal quale iniziarono la loro rimonta. Sapevo e so che dall’altra parte quando si giocano queste gare ci sono i campioni che in un attimo possono fare la differenza. È successo anche l’anno scorso qui dal 2-0 al 2-3. Non ci si può mai accontentare e bisogna stare dentro la partita con grande attenzione”.