Ancora una brutta sconfitta, la terza consecutiva, per il Lecce di Di Francesco, stavolta in casa e contro una presunta concorrente diretta, anche se il Cagliari di stasera ha dimostrato solidità, organizzazione e fantasia di altri livelli. Se migliora la concretezza dubitiamo che rischi qualcosa in chiave retrocessioni.
Il Lecce dimostra invece ancora mille lacune, soprattutto a centrocampo anche se può recriminare per la sliding door del 65° con il gol divorato da Morente. Ma la reazione dopo il rigore di Belotti, o meglio, la non reazione, fa preoccupare tantissimo tutto l’ambiente giallorosso.
VANTAGGIO GIALLOROSSO E REAZIONE SARDA
Un tempo si sarebbe detto “partita vietata ai deboli di cuore”. È ciò che accade nel primo tempo di Lecce-Cagliari, con 45 minuti letteralmente infuocati e innumerevoli azioni da gol. Al doppio fischio di Zufferli il via del mare tira un sospiro di sollievo perché anche se il Lecce va in vantaggio e crea diverse azioni d’attacco, i sardi ne costruiscono il doppio, forse il triplo, fra le quali due pali clamorosi.Il Lecce parte però alla grande: al 5° numero di Sottil che fugge sulla sinistra, cross perfetto per Thiago Gabriel che di testa supera Caprile per illusorio 1-0. Sembra la serata dei centrali e al 15° è Gaspar a colpire di testa su cross deviato di Sala. La conclusione si spegne fuori. Si sveglia prepotentemente il Cagliari: al 18° azione di calcio d’angolo palla a Esposito, finta e bolide che va dritto sul palo. Sul prosieguo Belotti di testa non va lontano dal palo.Un minuto dopo è Adobo a trovare spazio sulla sinistra giallorossa in area, Falcone mette in angolo Al 22° ancora azione in area e stavolta salva Coulibaly, ma è assedio, altro cross in area trova Mina che di testa esalta super Falcone stavolta davvero decisivo.
PAREGGIO COL “GALLO”
Il Lecce prova a tornare in attacco ma ogni volta che il Cagliari avanza è terrore puro. Esposito sbaglia un appoggio in area piccola e sulla ripartenza Stulic serve Coulibaly che dai 25 metri tira bene ma Caprile si stende e respinge. Due minuti dopo Ramadani prova l’eurogol come col Torino, palla alle stelle. Al 33° Falcone si immola in area sui piedi di Esposito e un minuto dopo arriva il giusto pareggio: ancora una prateria sulla sinistra leccese (terra di conquista rossoblù), scappa Palestra che entra in area e serve Belotti che a porta sguarnita deposita in porta. Il Cagliari pareggia ma non cambia spartito, Palestra ancora incontenibile ubriaca Gallo, palla in mezzo e la conclusione dal limite viene deviata dalla difesa in angolo.
FINALE DI TEMPO COL BRIVIDO
Al 44° è Coulibaly a salvare miracolosamente su Esposito e sull’angolo seguente è sempre l’attaccante ex Empoli che coglie un altro clamoroso palo con ribattuta che finisce docile tra le braccia di Falcone. Ma è giallorossa l’ultima occasione di un primo tempo pazzesco: Caprile vola a salvare su una palla vagante in area, sfera che arriva poi a Sala, conclusione a girare da buona posizione, altissima. Zufferli fischia la fine del primo tempo, l’uno a uno sta stretto, ma non ai giallorossi.
EFFETTO-KABA
Entrano Ndaba e Kaba per Gallo e Sala ma in apertura di ripresa sono ancora brividi: al 48° Belotti riceve in area, buona finta ma conclusione da dimenticare. Un minuto dopo è il funambolo Palestra a mettere in area, Falcone blocca a terra. Il Lecce soffre e in attacco è evanescente, troppe palle perse o manovre infinite che si perdono nel nulla. Finalmente al 55° uno squillo: Kaba entra in area e crossa bene, colpo di testa di Pierotti e il numero uno rossoblù salva sulla linea. Tiro centrale invece di Kaba da dentro l’area al 56° e la partita sembra riequilibrarsi. L’effetto Kaba sembra farsi sentire.
MORENTE SBAGLIA, BELOTTI NO
Intanto il Cagliari si riaffaccia in area con Belotti stavolta innocuo e subito dopo al 60° Gaetano prende il posto di un ottimo Esposito, mentre Morente entra per Sottil autore dell’asist a Thiago Gabriel. Ancora un pericolo in area giallorossa al 64° con Felici (entrato con Gaetano) che colpisce male di testa ma è il Lecce a mancare clamorosamente il gol un minuto dopo: azione devastante di Pierotti (50 metri a spallate), cross perfetto per Morente che di testa in tuffo mette incredibilmente fuori. Il via del mare si dispera e sulla ripresa del gioco la frittata è fatta: fuga sulla sinistra del Cagliari, palla in mezzo e fallo di Thiago Gabriel (forse graziato dal secondo giallo) su Belotti ed è calcio di rigore. Lo stesso Belotti insacca per la doppietta.
DUE PUNTE PER NULLA
Entra Camarda per Ramadani, il Lecce passa alle due punte. Colpo di testa innocuo stavolta di Thiago Gabriel al 75°.Di Francesco gioca la carta Ndri per Pierotti, uno dei pochi migliori giallorossi, ed è sua l’unica conclusione leccese dei minuti successivi, ma senza rischi per Caprile all’85°. Ultimi cambi nel Cagliari (esce l’ex Deiola), ancora un rischio per il Lecce all’88° (spazza la difesa con affanno) e al 90° sempre con Felici che tira debolmente tra le braccia di Falcone. Quattro minuti di recupero in cui il Lecce crea solo una mancata combinazione Stulic-Camarda in area (innocuo il loro tandem oggi).
FUORI GLI ATTRIBUTI” CONTESTAZIONE SOFT
Arriva il triplice fischio, il Cagliari vince meritatamente anche se quel colpo di testa di Morente avrebbe cambiato il destino della gara. Ma è puro esercizio di “se” e “ma”. Gravissimo passo falso interno dei giallorossi, tanti problemi e incognite, una classifica che inizia a farsi complicata ma la Nord non affonda la contestazione. Per ora.