Di Francesco su Lecce 2 – Bologna 2: “Spero sia la partita della svolta”. Le voci dalla sala stampa

Davanti a 24548 spettatori, circa 1500 in meno rispetto alla sfida col Cagliari, si è visto un Di Francesco viscerale e indiavolato. La sua squadra ha avuto la reazione che si sperava. Un po’ stanco il Bologna di Italiano, invece, che dopo l’impegno in Europa, ha mollato il colpo.
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DiFra: “La partita della svolta”

Le parole di Di Francesco: “Mi auguro che sia la partita della svolta, ci avevo fatto il callo alle partite perse in questo modo. La squadra ha meritato ampiamente questo risultato, anzi sarebbe potuto essere di più. Tatticamente abbiamo sofferto solo all’inizio. Dopo il gol ho visto fare cose interessanti. Esiste però l’errore e l’inesperienza, dobbiamo crescere quanto prima”.

“Il Bologna ha cambiato 8 giocatori su 10 rispetto all’ultima, lo può fare. Deve essere un punto di partenza come attitudine e atteggiamento. Volevo vedere l’attitudine da parte dei miei ragazzi”.

Coulibaly, Ramadani e Berisha hanno dato equilibrio: “In questo momento giocare in questo modo ci dà più equilibrio e aiuto alla difesa. Sul secondo gol non abbiamo aiutato la linea, uno dei centrocampisti ci poteva arrivare. In dei momenti dovevamo alzarci col mediano, il Bologna ci abbassava molto con il loro play. Pressioni e atteggiamento sono andati bene”.

Il video-commento di Nu pocu e nu pocu

Nonostante la voglia di elogiare l’intera squadra, il mister è “costretto” a parlare dei singoli: “Veiga ha alternato prestazioni così così e partite convincenti. I ragazzi vanno fatti crescere, ha impattato oggi con attenzione e mi auguro continui. N’Dri giocando dall’inizio non esprime quello che esprime negli ultimi venti minuti, lo vedo in allenamento. Serve a rompere le partite e le pressioni. Sottolineare solo quest’aspetto è un errore, io non faccio le formazioni andando al bar. Io mi baso sul lavoro settimanale, sulla serietà e sul rispetto ai ragazzi. Ci saranno occasioni per tutti, anche per N’Dri. Valutiamo sempre le caratteristiche dei giocatori e le partite, è giusto avere equilibrio e l’hanno dato i due esterni. Se non avessimo fatto l’ingenuità a 30 secondi dalla fine, ci saremmo alzati”.

“Quando sei sotto scattano determinazione e voglia incoscia di essere più aggressivi e vincere più duelli. Abbiamo bisogno di tutti. Io ho visto oggi ferocia, cattiveria e cartellini gialli. C’era spirito battagliero e non dobbiamo perderlo mai. A tutti i livelli, anche in Champions. Il discorso tecnico viene dopo. Quando sei dentro la porta non si gira la testa, si colpisce dritto per dritto. Parlo dell’occasione al 90′. Camarda era dentro lo specchio e si è mosso da rapace. Deve continuare a lavorare ed essere umile con la grande disponibilità che sta dando. Ha qualità e ci darà una mano, come Stulic, Banda, Sottil che non era al top, N’Dri”.

“Oggi non posso dire chi ha giocato meglio, ho visto una squadra che ha lavorato con continuità e non con intermittenza. Deve essere questo il punto di partenza. Abbiamo fatto un ritiro di gran livello e predomina l’aspetto psicologico rispetto a quello fisico. Oggi c’è stata una grande risposta. Sarei andato a casa sereno oggi, perché ho visto quello che volevo vedere. Oggi sono davvero sereno al di là della contentezza per il risultato. C’è stato un senso che è stato trasmesso anche a voi”.

Su Coulibaly: “L’ho avanzato per dare equilibrio, l’ho avvicinato all’attaccante, ha sfruttato i movimenti della punta e ha fatto gol. Ieri non si è allenato per un problema al piede, voleva esserci ed è un aspetto importante. Ora sta zoppicando e ho scelto questa mattina di farlo giocare dopo essermi consultato e sono contento”.

Vincenzo Italiano: “Qui non riesco mai a vincere”

Una partita che il Bologna non ha potuto preparare al meglio, se non dopo aver visto un breve video e preparato qualche allenamento.

Il mister rossoblù: “Per me, se vogliamo pensare a quello che accadrà nei prossimi mesi dobbiamo focalizzarci sul mettere in condizioni tutti per fare prestazioni importanti”.

“Oggi abbiamo ribaltato la partita senza prepararla, dobbiamo essere migliori sull’aspetto qualitativo, essere padroni del campo. Servono prestazioni diverse. Cosa c’è di buono? Dobbiamo portarlo a casa: Heggem deve entrare, Rowe era alla prima partita. Questo deve accadere nei primi mesi, tra un po’ dobbiamo essere più veloci e svegli”.

“Il Lecce poi ha buttato dei palloni sopra, ma ci sono aspetti positivi e continuare a lavorare. Secondo me lo faremo, ma dobbiamo migliorare nei finali, dobbiamo avere più malizia e lavorare nella loro metà campo. Abbiamo subito due punizioni che ci hanno fatto abbassare. Banda e N’Dri ci hanno fatto abbassare e sul corner con tutti dentro abbiamo mancato la marcatura”.

“Il pareggio ci può stare, se la porti a casa sono punti importanti. Io mi concentro su quello di buono, ci sono stati minuti importanti per chi non ha giocato e dobbiamo andare avanti. L’Europa League è tosta, avremo difficoltà enormi e dobbiamo crescere sull’aspetto fisico. Torneremo ad essere quelli dell’anno scorso, con momenti esaltanti. La Coppa Italia è stata poi la ciliegina sulla torta. Possiamo farlo anche quest’anno”.

Il Bologna deve crescere: “L’anno scorso mi auguravo di tornare ad essere pericoloso, ed è accaduto. Con questa competizione dobbiamo riportare tutti a un certo livello. Potevamo avere momenti di dominio e momenti in cui soffrire. Se avessimo preso i tre punti l’avremmo aggiunti alla classifica ma il pensiero è dare automatismi a tutti. L’identità non deve cambiare in base a chi gioca. Anche oggi abbiamo calciato tante volte. Ora abbiamo più punti rispetto all’anno scorso, con tanta gente nuova da inserire. Secondo me siamo lì, una partenza simile ma siamo avanti per concetti, i ragazzi li conoscono. Una questione di condizione e intesa con i nuovi. Siamo arrivati qua senza fare un allenamento e con un video di dieci minuti con gente come Heggem, Dallinga, Holm e Rowe che deve fare di più”.

“A 30 secondi dalla fine vincevamo, tante squadre qui hanno vinto con prestazioni non brillantissime. Cresceremo su questi aspetti”.

“L’ultimo corner è importante. Contro il Genoa abbiamo vinto la partita, se sei bravo a non portare in zone pericolose la porti a casa. Sul corner guadagnato da Banda può capitare. Qui la gente spinge, il Lecce lavora bene sugli esterni con l’uno contro uno. Qui ho perso partite al 96′ e oggi ho pareggiato alla fine. Stavamo per portarla a casa ma dobbiamo lavorare sul lungo periodo”.

Odgaard: “Ha prevalso la paura, ma abbiamo giocato un grande secondo tempo”

Rientra da infortunio e con un piccolo ritardo di preparazione. “Il Lecce ha fatto bene dopo il vantaggio e noi siamo stati un po’ meglio nel secondo tempo”, anche se nell’azione del vantaggio era completamente solo. 

“Forse ci siamo abbassati un po’ troppo, è difficile giudicare. Il Lecce ha spinto tanto dopo il 2-1 fino alla fine. Nell’angolo potevamo metterci un po’ più di attenzione. Il mio gol? Ero libero in area”.

È impressionante la qualità e la quantità di attaccanti a disposizione dei felsinei: “Abbiamo un gruppo forte, ci sono due partite a settimana e servono più giocatori per ogni posto. A Bologna tutti giocano per la squadra, sia se si sta in campo sia in panchina”.

Coulibaly: “Dobbiamo essere più compatti come squadra, oggi non abbiamo mai mollato”

Il mediano giallorosso conferma quanto detto dal mister: “Ieri non mi sentivo bene, avevo delle infiammazioni sul piede, ma ciò non mi ha impedito di dare il massimo. Il lavoro è stato ripagato e sono davvero contento”.Il maliano è sempre più sicuro in area di rigore: “Sicuramente la squadra in generale ha giocato meglio, siamo coscienti della situazione e fare del nostro meglio per fare risultati. Mi sono posto delle questioni, ma con la motivazione giusta possiamo toglierci grandi soddisfazioni”.

Coulibaly può essere un vero leader di questa squadra: “Penso che al momento abbiamo tutti un ruolo in questa squadra, i giovani hanno bisogno della giusta carica, dobbiamo incoraggiarci a vicenda, solo uniti possiamo salvarci tutti insieme”.“C’è da dire che le partite sono differenti, ora mi sento bene in questo ruolo.

Mi adatto sempre all’avversario e alla partita, in alcune situazioni devo stare più indietro. Io imprescindibile per questo Lecce? Il mister ci chiede di essere offensivi quando abbiamo palla. Ciò che conta è la squadra. La cosa più importante è la squadra e il gol di Camarda è la prova, abbiamo mostrato la nostra motivazione”.

Il Lecce oggi è stato più continuo: “Solo con questa mentalità possiamo vincere, dobbiamo continuare a lavorare in questo modo”.Arriva il Parma: “Penso che dopo questa partita nella squadra ci sia più fiducia, con questa mentalità abbiamo mostrato di non poterci fermare, oggi è arrivato solo un punto. Ripartiremo dagli errori fatti e correggerli per ottenere un risultato a Parma”.

Il centro sportivo di proprietà del Lecce